Il pozzo di Pardu finalmente è tornato in funzione. Il Comune di Seneghe, con il tecnico incaricato, ha risolto il guasto alla pompa, riuscendo così a riempire nuovamente il deposito d’acqua grezza.  

Nel giro di poche ore però è stato preso d’assalto, tanti utenti hanno svuotato ben 145mila litri d’acqua in appena 9 ore. Un’enormità, proprio all’avvicinarsi della stagione secca, in cui l’acqua occorre maggiormente: «un consumo così elevato comporta un enorme sfruttamento della risorsa idrica, un’usura esagerata della pompa, con il rischio di guasti e interruzioni del servizio, oltre a un forte incremento dei costi energetici. Se il ritmo attuale si mantenesse per 10 giorni, si supererebbero 1 milione e 450mila litri di acqua erogati», sottolinea con preoccupazione la sindaca Albina Mereu. Poprio il consumo eccessivo è tra le cause che rendono complicato il riempimento del deposito. 

La risorsa d’acqua è troppo preziosa, e da quel pozzo attingono tutti, agricoltori, hobbisti, allevatori, oltre che servire per l'antincendio.  Il Comune sta valutando possibili soluzioni per una gestione oculata del pozzo, per regolarizzare la situazione contributiva con Regione e Provincia, determinare le tasse dovute per gli anni passati e avviare le analisi obbligatorie previste su base annuale.

Intanto però occorrono controlli mirati alle utenze che non pagano annualmente, su 200 attive infatti solo 40 persone saldano i consumi al Comune, una perdita importante di risorse, necessarie per la manutenzione ordinaria del pozzo. Per questo il primo cittadino invita gli utenti a «procedere con il pagamento della quota annuale prevista dal regolamento comunale, ricordando che l’acqua del pozzo è indispensabile ma anche fragile, continua a generare costi elevati per l’intera comunità, per questo va tutelata», sottolinea Mereu.

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