Scano Montiferro, procedono i lavori per il parco archeologico-ambientale Riu Mannu
Un progetto per collegare la borgata montana di Sant’Antioco al mare valorizzando le risorse storiche e ambientali localiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Proseguono senza sosta i lavori per realizzare il Parco archeo-ambientale de Riu Mannu, che collegherà la borgata montana di Sant’Antioco al mare valorizzando le risorse storiche e ambientali locali.
Il progetto complessivo, che include anche i territori di Sennariolo e Tresnuraghes prevede il ripristino e la sistemazione dell’antico percorso pedonale intercomunale lungo il Rio Mannu, la riqualificazione dell’edificio ex Tai Toi, di proprietà comunale, a Sant’Antioco che verrà adibita a punto di sosta, ristoro e ufficio informazioni per gli escursionisti e appassionati di ambiente e archeologia.
L’edificio sta prendendo forma e, una volta conclusi i lavori, diventerà una struttura ricettiva a tutti gli effetti «che creerà servizi e opportunità nella borgata montana», precisa il sindaco Antonio Flore Motzo.
Intanto si sta procedendo anche ai lavori di sistemazione e messa in sicurezza dei siti archeologici che verranno valorizzati e resi fruibili: Nuraghe Nuracale all’ingresso di Scano; il suggestivo esemplare di allée couverte, sepolcro megalitico, Sa Cobelcada a Sennariolo.
Un altro punto di forza che rientra nel parco archeo-ambientale è il sito naturalistico de Sa Roda Manna, l’antico bosco di agrifogli, ciliegi selvatici e roverella. Ha ottenuto un ulteriore finanziamento dalla Regione: altri 150mila euro per la tutela, valorizzazione e promozione di questo scrigno che la natura ha conservato fino ai nostri giorni. Le risorse occorreranno per la perimetrazione, messa in sicurezza da patogeni, da animali e verrà preservato dagli incendi. Difesa del monumento ambientale e anche rinaturalizzazione con la rimozione degli infestanti, quindi incremento della biodiversità. Verranno quindi creati dei nidi artificiali e dei percorsi educativi tematici nella fascia di rispetto, e installata apposita cartellonistica tematica sulle specie vegetali e animali per i visitatori de Sa Roda Manna.
Anche i lavori di ristrutturazione dell’antico mulino ad acqua sono a buon punto. Appartenuto alla famiglia Ibba-Piras è inserito nel percorso del Parco archeo-ambientale per la valorizzazione del territorio, la creazione di una rete turistica locale che offra servizi, cultura, accoglienza.
«Le perle del nostro territorio che vogliono dare una opportunità concreta di lavoro ai nostri ragazzi e di crescita a tutta la nostra comunità», sottolinea Flore Motzo.