Le squalifiche erano nell'aria e infatti i giudici della prima sezione del tribunale nazionale antidoping del Coni l'hanno decretata per due cavalieri della Sartiglia e per l'ex assessore allo Sport del Comune di Oristano.

Per i giudici della Nado di Roma, Paolo Rosas (istruttore federale) e Pasquale Castangia (ex presidente dei cavalieri) sono stati dichiarati responsabili di aver favorito la sostituzione di alcune persone nelle operazioni di controllo antidoping disposte dalla Questura di Oristano nella Sartiglia del 2019. Con le stesse motivazioni è stato squalificato anche Marzio Schintu, delegato della Fondazione e coordinatore nella Sartiglia del 2019 delle operazioni antidoping disposte dalla Questura.

La Prima sezione del Tribunale nazionale antidoping ha stabilito nell'ambito del procedimento disciplinare a carico di Paolo Rosas e Pasquale Castangia che non potranno partecipare o svolgere mansioni per la Fise sino al 2 luglio 2024, mentre per Marzio Schintu la squalifica decretata dalla Procura nazionale antidoping è stata inflitta sino al 25 giugno 2024.

Sono attese nei prossimi giorni le decisioni degli stessi giudici della Prima sezione, riunitisi sempre il 6 luglio, nei confronti di altri quattro cavalieri: Marco Pau, Roberto Pau, Giuseppe Frau e Giuseppe Catapano.

I due cavalieri hanno annunciato attraverso i loro legali il ricorso avverso la decisione dei giudici della Nado. "Sono amareggiato per questa sentenza - osserva Paolo Rosas - non è pensabile poter paragonare una manifestazione equestre a una competizione sportiva. Non è stato fatto uso di sostanze dopanti. È evidente che attendiamo il deposito della sentenza e poi saranno i legali a presentare i ricorsi".
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