Le zone equus e tutti gli effetti sul mondo della Sartiglia diventano un caso politico.

Il gruppo consiliare La Civica, ormai in rotta con la maggioranza, va all'attacco sul problema delle scuderie, dopo che proprio in questi giorni molti proprietari stanno ricevendo le ordinanze di demolizione per le strutture abusive in base alla normativa regionale.

I consiglieri in un'interpellanza incalzano sindaco e Giunta e ricordano: "L'area su cui sorgono le scuderie risulta compromessa dal punto di vista urbanistico a causa di un'edificazione diffusa, regolare e non – sostengono –. L'idea delle zone Equus cercava di rimettere in ordine alcune aree che avevano ormai perso la connotazione di zone agricole, ma tutto si è arenato".

E i risultati sono stati un'inchiesta della Procura culminata con sequestri delle scuderie e infine le ordinanze di demolizione disposte dal Comune.

Una situazione delicata su cui Angelo Angioi, Lorenzo Pusceddu, Peppi Puddu e Vincenzo Pecoraro chiedono chiarezza. "Le linee programmatiche 2017-2022 non trattano il problema delle zone equus – sottolineano – vorremmo capire cosa succederà". I quattro ricordano che oltre un anno e mezzo fa la Giunta Lutzu su proposta dell'allora assessore all'Urbanistica Federica Pinna aveva approvato una delibera di indirizzi per la riqualificazione delle aree della città che ospitano le scuderie dei cavalieri, era previsto anche uno studio con la facoltà di Architettura di Alghero ma non "si conoscono eventuali atti adottati insieme alla facoltà" dicono i consiglieri, che chiedono di sapere quante ordinanze di demolizione siano state disposte e "se per la ridefinizione delle zone Equus, la Giunta Lutzu abbia coinvolto tutti i soggetti partecipanti nell'organizzazione della Sartiglia e i proprietari delle aree per la mappatura indispensabile alla successiva riqualificazione delle zone compromesse".
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