Nella Sartiglia di qualche giorno fa è filato tutto liscio e tutti i cavalieri sottoposti all'antidoping e all'alcoltest sono risultati negativi. Si sentono ancora però gli effetti giudiziari della manifestazione di due anni fa.

Alcuni dei cavalieri coinvolti nell'inchiesta sul presunto scambio di persona al momento dell'antidoping l'11 febbraio 2018 dovranno comparire davanti ai giudici del Tribunale del Coni di Roma: il 27 marzo è fissata l'udienza per Paolo Rosas e Francesco Castagna, il 20 per l'ex vicepresidente della Fondazione Marzio Schintu.

Fissate (ma sul sito ufficiale del Coni non sono state pubblicate) anche le date delle udienze per i fratelli Marco e Roberto Pau. Al momento invece sembra che non abbiano ricevuto alcuna convocazione Gianluca Russo e Peppe Frau, gli altri due cavalieri coinvolti nell'inchiesta che ha un filone aperto anche al Tribunale di Oristano: il processo per false dichiarazioni sull'identità si aprirà il 2 aprile (Rosas e Castagna hanno già patteggiato).

Per la Sartiglia appena archiviata i controlli si sono svolti a campione: l'alcoltest nei giorni della corsa, mentre il narcotest il sabato, il lunedì e il mercoledì. "Sabato sono stati 22 i cavalieri che hanno effettuato il narcotest - spiega Luigi Cozzoli, presidente dell'istituzione Sartiglia - mentre lunedì sono stati 21 e tutti i controlli hanno avuto esito negativo". Risultati che hanno convinto la Prefettura ad annullare i test previsti il mercoledì dopo la Sartiglia.

"Il prefetto ha dimostrato grande sensibilità - va avanti - e visto che non ci sono stati problemi, ha concesso di concludere l'antidoping il lunedì". L'alcoltest invece è stato effettuato nei giorni della corsa poco prima delle discese alla stella. "Al momento dell'incrocio delle spade e durante le prime discese delle pariglie di testa sono stati effettuati 42 alcoltest la domenica e 43 il martedì - sottolinea Cozzoli - e non c'è stato alcun caso positivo".
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