La piccola comunità lussurgese contro i colossi dell’energia del vento: Enel Green Power e l’impresa privata VCC Scano-Sindia che vogliono realizzare un mega parco eolico nel Montiferru e Marghine.

Il Consiglio comunale, guidato dal sindaco Diego Loi, all’unanimità vota contro perché «devastante per l’ambiente e paesaggio». No al Parco ma sì a energie da fonti rinnovabili: «Siamo a favore delle rinnovabili, ma siamo contro ogni forma di prevaricazione. Le scelte strategiche per lo sviluppo del territorio le devono operare sapientemente le comunità che lo abitano e lo vivono».

Anche l’opposizione vota no, il progetto eolico “Sindia” addirittura è molto pericoloso «perché l'installazione delle pale eoliche potrebbe compromettere irreversibilmente le falde acquifere di San Leonardo», precisa il capogruppo Giovanni Matta. No anche per il progetto Macomer 2, però sarebbe opportuno «aprire un tavolo di confronto con Enel per comprendere meglio gli obiettivi e verificare i presunti benefici per la comunità».

Pareri negativi anche da Italia Nostra, l’associazione onlus per la tutela dei beni culturali e naturali, guidata da Graziano Bullegas, e dal Gruppo di Intervento Giuridico del presidente Stefano Deliperi: «È una speculazione delle multinazionali, una nuova forma di colonialismo energetico. Non siamo contro i parchi eolici ma vogliamo che a decidere dove farli siano le comunità, gli enti locali insieme con la Regione».

I due progetti eolici Sindia e Macomer2 prevedono complessivamente 17 torri di oltre 200 metri a Scano Montiferru, 9 a Santu Lussurgiu, addirittura 44 a Sindia, della potenza di centinaia di megawatt. Opere con un impatto ambientale dirompente che modificherebbero irreversibilmente il territorio.

© Riproduzione riservata