Sembra che si conoscessero bene Andrea Giuntoli e Francesco Salis: il primo ora è in carcere con l’accusa di aver ucciso il secondo.

Il delitto è avvenuto la scorsa notte a Santa Giusta. I due erano insieme in un bar.

Da quanto ricostruito, hanno cominciato a litigare, forse complice qualche bicchiere di troppo. Ci sarebbe stato un apprezzamento a una parente, fatto da uno dei due, che ha fatto infuriare l'altro. I toni si sono fatti sempre più accesi e la lite è proseguita in strada, in via Dante, teatro dell’omicidio, non distante dalle scuole elementari del paese.

Secondo le prime verifiche fatte dai carabinieri della Compagnia di Oristano, arrivati sul posto insieme al 118, Salis avrebbe preso un bastone, poi anche una roncola per minacciare Giuntoli. Quest'ultimo, a sua volta, si è avvicinato alla sua auto per prendere il fucile da caccia. La lite è andata avanti tra urla e minacce, sino a quando non è partita la fucilata che ha ucciso Salis.

Il colpo esploso da distanza ravvicinata farebbe pensare a una colluttazione. Il fucile era caricato a pallini, ha colpito Salis al basso ventre ferendolo mortalmente. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, c'erano ancora alcune persone che avevano assistito alla scena.

Il personale medico del 118 ha trasportato il ferito in codice rosso all'ospedale San Martino di Oristano, dove è morto poco dopo.

Anche grazie alle testimonianze, i carabinieri sono riusciti subito a risalire al nome di Giuntoli, che nel frattempo era scappato. Lo hanno trovato a casa sua, in piena notte. Non ha opposto resistenza e si è consegnato ai militari. Ora è al carcere di Massama, accusato di omicidio volontario.

Nei prossimi giorni è previsto l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Oristano.

(Unioneonline)

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