Un tempo in acqua si vedevano fino a venti regatanti. Negli ultimi anni invece molti meno: durante l’ultima edizione erano appena sette.

La tradizionale regata de Is fassonis di Santa Giusta, che va in scena ogni anno in estate nella laguna tra fatica ed emozioni, rischia di morire.

L’allarme viene lanciato da Vittorio Delauso, presidente della Pro loco oramai da più di 30 anni, anima l’organizzatrice dell’evento, una sfida a colpi di remi, uno spettacolo vero e proprio. «Purtroppo gli anziani di una volta non partecipano più - spiega Delauso - Mentre i giovani del paese non si avvicinano a questa tradizione. Ecco perché sarà nostra cura con il Comune organizzare dei corsi sia per la conduzione delle antiche imbarcazioni, sia per la realizzazione. Bisogna evitare la regata prima o poi sparisca del tutto». Ma non solo. La Pro loco, per far conoscere al mondo intero i “fassonis” e la regata vuole far diventare la manifestazione lagunare “Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità” dall’Unesco.

«Abbiamo in mano un tesoro che conoscono i pochi - va avanti il presidente - Se vogliamo attirare turisti nel nostro paese dobbiamo almeno presentarci. Per far conoscere a tutti le tradizioni di un tempo la Pro loco locale ha già avviato le interlocuzioni con i vertici dell’associazione nazionale. Stiamo attendendo delle risposte, per poi iniziare l’iter vero e proprio».

© Riproduzione riservata