Santa Giusta, la camera della morte della peschiera non riesce più a trattenere il pesce dello stagno
Per i pescatori l'inizio di un dramma. Cossu: «Presenteremo un esposto in Procura»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Fino a due settimane fa il bottino era grosso: nelle reti dei pescatori finiva anche un quintale di pesce al giorno, ora il nulla.
Nella peschiera di Pesaria, a Santa Giusta, dove lavorano 40 pescatori, i fori delle griglie della camera della morte sono diventati enormi, ecco perché tutto il pesce che arriva dallo stagno va a finire direttamente in mare: «L’inizio della nostra fine - grida disperato Emanuele Cossu, il presidente del Consorzio pesca - Questo è un dramma, è da due anni che abbiamo chiesto alla Regione di intervenire per salvare il nostro futuro, ma nessuno ci ha ascoltati».
I pescatori da alcuni giorni notavano la presenza di pochi pesci nelle reti, ecco perché oggi a fine mattinata hanno deciso di entrare in acqua per capire quale fosse il problema: «Nei fori delle griglie non solo passa il novellame, ma anche pesci da tre chili, pronti per essere messi in commercio - Vedere il pesce dirigersi verso il mare per noi pescatori che viviamo grazie a questo è stato un colpo al cuore. Forse abbiamo perso già diecimila euro».
Questo pomeriggio, dopo aver tolto dall'acqua diverse griglie, si è riunito subito il consiglio d'amministrazione per fare il punto della situazione: «Abbiamo deciso di bussare le porte della procura - spiega Cossu - Presenteremo un esposto, non ci sono più altre soluzioni. E non escludiamo proteste forti. La Regione si è occupata di tutti i compendi, ma non di noi. E il risultato è sotto gli occhi di tutti». Nella pescheria di Pesaria, dove nel 2023, grazie a un milione di euro finanziato dalla Regione nell’ambito della Programmazione territoriale, sono stati realizzati i lavori di ristrutturazione, le griglie in acciaio che dovevano servire da sbarramento si sono usurate fin da subito. «Forse qualcuno dimentica che sono stati spesi soldi pubblici - ricorda Cossu - e che ci sono 150 griglie danneggiate, da buttare».
L’Unione dei Comuni dei Fenici tempo fa aveva fatto anche analizzare l’acciaio di una griglia in un centro specializzato ma non erano emerse anomalie. A gennaio scorso i pescatori avevano anche ricevuto la visita inaspettata della Guardia di Finanza. I militari delle Fiamme Gialle cercavano la documentazione inerente il lavoro di ristrutturazione della peschiera. “Da allora - conclude Cossu - non abbiamo saputo più nulla”. E ora sono dolori.