Il sopralluogo da parte del Comune assieme ai pescatori è stato fatto circa tre mesi fa, ancora però il destino dell'ittiturismo non si conosce.

I pescatori di Santa Giusta che gestivano la struttura di proprietà del Comune, alla periferia del paese verso la Statale 131, ad agosto del 2023 hanno deciso di abbassare le serrande. Gli amministratori a quel punto  avevano promesso di pubblicare un bando a breve, con l’obiettivo di ridare in gestione il ristorante a pochi metri dallo stagno. Doveva essere pubblicata una manifestazione di interesse rivolta soprattutto ai giovani del paese senza lavoro. Ancora però nulla di tutto questo. 

«In realtà spetta a noi adesso formulare una proposta al Comune - spiega Emanuele Cossu, presidente del Consorzio Pesca che gestisce lo stagno - Abbiamo chiesto a un tecnico esperto di quantificare il valore di tutto ciò che si trova all'interno della struttura, dalle sedie ai tavoli fino alla cucina. Materiale di nostra proprietà. Solo dopo potremo chiedere al agli amministratori se l'Ente è interessato all'acquisto o no».

L’assessore comunale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Erbì anticipa: «Una volta ricevuta la relazione decideremo se acquistare il materiale oppure riavere il locale vuoto. Sarà poi nostro intento metterci al lavoro per far decollare nuovamente il locale come un tempo».

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