"Farò di tutto per non far ricadere sui cittadini i danni causati dalle vecchia amministrazione. In questo caso vale il detto 'chi sbaglia paga'".

Era la promessa che il sindaco di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, ha fatto il 27 dicembre 2015, dopo che il Comune è stato condannato dal commissario regionale agli usi civici per aver fatto posizionare i chioschi sul lungomare di Putzu Idu.

L'autore di quella sistemazione è stato l'ex primo cittadino Flavia Adelia Murru.

Una vecchia storia iniziata con un ricorso al commissario regionale da parte di alcuni cittadini. Le spese legali del contenzioso alla fine sono state di 25mila euro. Ora la vicenda torna alla ribalta grazie a un'interrogazione presentata da Salvatore Manconi, presidente del "Comitato permanente no profit Sa Rocca Tunda", che in base al regolamento comunale ha presentato un'interpellanza (cosa che può fare qualsiasi cittadino).

Nel documento si chiede "cosa ha fatto il Comune per evitare di addebitare le spese ai cittadini, con quale strumento è stato contrastato il danno erariale e con quale procedura sono state addebitate le spese alla precedente amministrazione".

Manconi chiede poi "cosa hanno fatto gli amministratori in questi due anni per cambiare lo stato di illegittimità del tratto di strada".
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