Assembramenti, schiamazzi e musica a tutto volume sino a notte fonda. E a Samugheo scatta l’ordinanza del sindaco Basilio Patta. Una decisione presa dal Comune, forte anche delle numerose lamentele arrivate e della preoccupazione per quanto vissuto mesi addietro con il diffondersi del Covid. Si corre quindi ai ripari con l’ordinanza al momento in vigore sino al 31 luglio che, in particolare, disciplina l’orario di apertura di bar e circoli privati, fissandoli tra le 6 e le 2 del giorno dopo e spostando questo orario alle 4 il venerdì e il sabato. Dall’una sino alle 19 è però vietata la musica, karaoke e band compresi. L’ordinanza vieta assembramenti sia all’interno che all’esterno dei locali. Stop anche a schiamazzi e a rumori che possano disturbare la quiete pubblica.

Ma c’è di più. Per scongiurare lo spettacolo indecoroso che puntualmente si trova fuori dai locali con bottiglie, lattine e bicchieri sparsi ovunque, il Comune ha previsto anche un altro obbligo. I gestori degli esercizi, prima della chiusura dell’attività, dovranno infatti effettuare “un’accurata pulizia degli spazi antistanti l’esercizio, inclusa strada e marciapiede e comprese le aree attrezzate per gli allestimenti esterni con sedie e tavolini”. Si dovrà anche comunicare al Comune l’orario praticato e lo stesso dovrà essere esposto  sia all’interno che all’esterno del locale.

I motivi delle decisioni assunte vengono ben chiariti nell’ordinanza. “Nonostante i ripetuti appelli al senso di responsabilità e le misure organizzative predisposte per il contrasto e la prevenzione degli effetti degli assembramenti serali, persiste una situazione di sofferenza della vivibilità urbana oltre ad un crescente senso di insicurezza tra i cittadini. Tali criticità, nella maggior parte dei casi, sono conseguenza immediata e diretta del consumo prolungato ed eccessivo di bevande alcooliche e superalcoliche, derivante dalla vendita e somministrazione delle stesse, nonchè della diffusione di musica oltre i limiti accettabili dalla normativa e fino a tarda ora”, si legge. Si chiarisce anche che i residenti dei rioni dove si trovano i locali “segnalano sempre più frequentemente, oltre che la presenza di assembramenti di persone dedite al consumo di bevande alcoliche nelle strade e nella piazze nelle ore notturne, con episodi di schiamazzi e grave incremento dei rischi di diffusione dell'emergenza epidemiologica da coronavirus, anche il grave disagio alla quiete pubblica causato da intrattenimenti musicali”.

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