Ci sono ma è come se non ci fossero.

Le telecamere installate dal Comune in via Umberto, strada principale di Riola Sardo, sono attive ma non inquadrano nulla. Nemmeno quella posizionata all'altezza della farmacia, dove lunedì scorso è morto Giovanni Antonio Pinna, pensionato di 84 anni, travolto e ucciso da una Bmw guidata dal 26enne di Nurachi Michael Caboni che, dopo una fuga di un paio d'ore, si è presentato in caserma.

Le immagini richieste dalle forze dell'ordine non sono servite a nulla: l'occhio era puntato verso un muro.

Eppure l'amministrazione di Riola Sardo un anno e mezzo fa per acquistare l'impianto di videosorveglianza ha speso oltre 30mila euro.

Gli inquirenti, per procedere con le indagini, si sono dovuti "accontentare" delle testimonianze delle persone che in quel momento si trovavano sul posto e delle immagini riprese dalla telecamere delle attività commerciali.

Intanto dalle indagini è emerso che la Bmw condotta da Michael Caboni, senza copertura assicurativa, non era di proprietà del ventiseienne.

L'auto l'aveva il giovane di Nurachi ma il passaggio di proprietà non è mai stato perfezionato.
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