Paulilatino: dimissioni in massa dei barracelli, protestano contro la Regione
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Abbandono in massa dei barracelli a Paulilatino.
Pochi giorni fa 61 componenti della Compagnia barracellare, ovvero tutti eccezion fatta per il capitano Peppino Caddeo, hanno consegnato i tesserini in Comune.
Una protesta nei confronti della Regione accusata di poca attenzione nei confronti di un corpo che a Paulilatino in questi anni ha fatto davvero la differenza.
Quando la compagnia è nata, nel 2009, c'era una situazione esplosiva.
I furti di bestiame erano all'ordine del giorno.
Tanto lavoro per debellarli, impegno sull'antincendio a Paulilatino e nel territorio, disponibilità per fronteggiare tante emergenze nel paese.
Di contro, in questi anni, il contributo del premio è stato più che dimezzato.
Dai 24 mila euro si è passati a 12 mila sino ad arrivare a sei mila euro.
Difficilmente i dimissionari ritorneranno sui passi fatti a ridosso del Natale, un periodo particolarmente delicato per il mondo rurale, dove gli agnelli costituiscono un bersaglio privilegiato per i ladri di bestiame.
"Non è stata una decisione presa a cuor leggero. Abbiamo faticato tanto per mettere in piedi la compagnia e distruggerla non era certo la nostra aspirazione.
Ho tentato di temporeggiare, facendo pressioni per posticipare le dimissioni visto il periodo particolare - spiega il capitano Peppino Caddeo -.
Io non mi sono ancora dimesso in attesa di espletare tutte le pratiche burocratiche. Poi anche io lo farò. Non posso che prendere atto dello scoramento dei nostri uomini. Sappiamo di essere volontari e di conseguenza non aspiriamo a nessuno stipendio.
All'inizio siamo andati avanti senza mezzi, mettendo di tasca i soldi per il carburante.
Il punto è che alla Regione non importa assolutamente nulla dei barracelli". In questi giorni Caddeo continua a perlustrare da solo il territorio.
"Solidarietà totale verso i barracelli ma ho fermamente respinto le dimissioni - dice il sindaco Domenico Gallus -.
Fanno parte ormai del tessuto sociale e civile della nostra comunità e non abbiamo nessuna intenzione di perderli. Il loro apporto è stato determinante per annullare quasi completamente l'abigeato.
Hanno sempre dato supporto per ogni manifestazione. Abbiamo coinvolto il consigliere regionale di Sel nonchè sindaco di Bottidda Daniele Cocco per sbloccare la situazione in Regione".