Oristano, via libera al rendiconto 2024: conti in ordine ma poche risorse disponibili
Avanzo di 20,4 milioni, ma solo 260mila euro spendibiliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il rendiconto della gestione finanziaria 2024 con 13 voti favorevoli, 7 contrari e un astenuto. Il risultato di amministrazione è positivo, con un avanzo di 20,4 milioni di euro. Tuttavia, la maggior parte delle risorse è vincolata o accantonata: circa 260mila euro risultano essere "liberi", effettivamente spendibili. E proprio questo è uno dei punti contestati dall’opposizione, che denuncia la scarsità di risorse realmente disponibili per la politica attiva.
«Il rendiconto è in equilibrio e i numeri parlano chiaro – ha sottolineato l’assessore al Bilancio Gigi Mureddu – ma non è una semplice formalità contabile: è un momento di verità. Il nostro è un bilancio prudente, sostenibile, ma condizionato da limiti esterni e interni. L’avanzo è cospicuo, sì, ma in gran parte vincolato. Le difficoltà sulla riscossione, che pure ha raggiunto l’83%, restano un tema strutturale da affrontare con urgenza».
Mureddu ha anche ammesso criticità nella gestione della macchina amministrativa ma il passaggio più esplicito è stato riservato alle partecipate: «Oristano Servizi e Fondazione Oristano devono tornare a essere strumenti al servizio della città. Non possono restare entità parallele».
Severo il giudizio dell’opposizione: “nessuna visione strategica, solo numeri senza alcuna impronta politica”. Al contrario, il sindaco Massimiliano Sanna ha rivendicato la solidità del bilancio e la coerenza con il programma elettorale: «Un risultato da leggere come sintesi di una gestione rigorosa e seria. Abbiamo finanziato i servizi essenziali senza mai ricorrere all’anticipazione di tesoreria. Questo significa efficienza, non improvvisazione».
Sul fronte politico permangono i problemi: il gruppo dei tre dissidenti di Forza Italia – ancora sull’Aventino – non ha partecipato alla seduta, lasciando ancora una volta la maggioranza sul filo del rasoio.