Ognuno interviene come crede. C'è chi ha installato un semplice riduttore nei lavandini e chi ha acquistato elettrodomestici all'avanguardia. L'importante è raggiungere un obiettivo: ridurre nelle proprie strutture ricettive il consumo di acqua.

Nel Golfo di Oristano è nato un club che sta coinvolgendo diversi attori economici in un percorso comune di continuo miglioramento della sostenibilità ambientale. Si chiama "Friends of Maristanis". Per ora le strutture che hanno accettato questa sfida promossa dalla fondazione Medsea, dal 2017 impegnata nel progetto Maristanis con l'obiettivo di proteggere le zone umide dell'Oristanese, sono 12. «Ma presto gli operatori saranno molti di più - spiega Luca Santarossa, l'economista ambientale che cura il progetto -. Apriremo il club a tutto il settore turistico, dai bar ai ristoranti sino ad arrivare ai musei. Non si tratta solo di una scelta di sostenibilità, ma anche di un'operazione di marketing territoriale. Sempre di più i clienti scelgono strutture attente al consumo consapevole della risorsa idrica».

Per far parte del gruppo le strutture devono dimostrare di aver fatto un intervento nelle proprie attività mirato a mitigare l'impatto sulle altre risorse naturali, ma anche di sensibilizzare la clientela. «Ogni anno ci sarà una piccola miglioria - conclude Santarossa -. Ora ci stiamo concentrando sull'acqua, ma presto includeremo altre forme di riduzione dell'impatto ambientale come l'energia elettrica. È un processo semplice da attuare ed efficace per l'ambiente».
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