Dopo le indiscrezioni sono arrivati ufficialmente i dati dei controlli sui rottami ferrosi accatastati da due settimane nel porto industriale di Oristano.

Ieri mattina il personale della capitaneria di porto, i tecnici dell'Agenzia regionale dell'ambiente, e il consulente chimico del porto hanno controllato il carico di rottami di ferro e acciaio stoccati sulla banchina "Riva Est" del porto di Oristano.

È stata prima verificata la regolarità della documentazione di trasporto della merce visionando i documenti sui controlli radiometrici effettuati su ogni singola partita di prodotto e forniti dai produttori locali.

I rottami stoccati in porto non erano riconducibili alla categoria di rifiuti, in quanto hanno subito un processo di recupero e sono stati classificati come materia prima secondaria e pertanto potrà essere riammessa al ciclo produttivo del ferro e dell'acciaio.

Da una prima analisi si è potuto constatare che i valori rilevati non si discostano dai valori del fondo ambientale e pertanto la merce risulta essere non pericolosa e tantomeno contaminata.

Come precisa il comandante Erminio Di Nardo, "i controlli su tale tipologia di merce vengono quotidianamente effettuati da parte del personale della Capitaneria di porto di Oristano, impegnato nella salvaguardia dell'ambiente marino e nella tutela dell'ambiente in generale".

La partita di rottami ferrosi presente in porto è destinata al mercato estero per essere successivamente utilizzata nelle fonderie per la produzione di ferro e acciaio. I rottami ferrosi sono prodotti, bonificati e trattati direttamente sul territorio isolano da imprese sarde del settore.

Le verifiche dell'Arpas
Le verifiche dell'Arpas
Le verifiche dell'Arpas

Elia Sanna

I RIFIUTI:

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