Ricatti, minacce e violenza sessuale. Una storia drammatica ricostruita oggi in Tribunale a Oristano dalla vittima.

A processo un quarantenne bosano che deve rispondere dell'accusa di violenza sessuale. I fatti risalgono alla fine del 2013.

La vittima, d'accordo con l'ex moglie del quarantenne, iniziò a fare telefonate anonime all'uomo per far ingelosire la nuova compagna. Telefonate che sarebbero andate avanti per circa sei mesi, fino a quando l'uomo riconobbe la donna.

A quel punto, secondo quanto riferito in Aula, sarebbero iniziati i ricatti e le minacce: l'uomo pretendeva rapporti sessuali, altrimenti avrebbe raccontato tutto.

Davanti al collegio dei giudici (presidente Carla Altieri, a latere Enrica Marson e Maurizio Lubrano) e al pubblico ministero Armando Mammone è stata ricostruita la storia, ci sarebbe anche un secondo rapporto sessuale violento, tra lacrime e tentativi di opporsi.

Secondo il racconto, l'uomo (difeso dall'avvocato Silvio Sanna) avrebbe anche chiesto 150 euro alla donna che, dopo qualche giorno, riferì l'accaduto al marito. Poi la denuncia ai carabinieri. Il processo è stato rinviato al 23 maggio.
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