Aveva rubato, nello spazio di pochi mesi e in diverse situazioni, numerosi oggetti nonché soldi. Per un totale di almeno nove furti pluriaggravati nei confronti di attività commerciali, casse di pagamento di autolavaggi, parcometri cittadini e abitazioni private. Dopo una lunga ricerca, la Polizia di Oristano - coordinata dalla Procura della Repubblica locale - è riuscita a individuare e arrestare un giovane del posto, ritenuto il ladro seriale.

Nonostante l’utilizzo di cappucci e maschere per non essere riconosciuto, dopo alcune settimane di lavoro la Squadra Mobile della Questura, con la collaborazione della Polizia Locale di Oristano, lo ha identificato: sono stati raccolti tutti gli elementi di prova necessari per la misura cautelare dell'arresto. L'uomo mancava da casa da un paio di settimane: dopo alcuni giorni di ricerche, è stato trovato in una struttura ricettiva di Oristano, dove si trovava sotto falso nome assieme alla compagna.

Da settembre scorso, l’arrestato aveva messo in piedi una serie di furti aggravati consumati ai danni inizialmente di alcune attività commerciali cittadine di rivendita di elettrodomestici, telefonini e materiale informatico, poi di un bar dove, dopo aver infranto una vetrata, ha asportato oltre al denaro contenuto nella cassa anche un TV da 40”, un dispositivo Alexa, alcuni documenti personali e una carta bancomat, da cui aveva prelevato alcune centinaia di euro.

Il 13, 14 e 16 settembre, l'uomo si è reso responsabile di tre diversi furti ai danni dei parcometri di altrettanti diversi parcheggi multipiano, gestiti dalla società consortile Stop srl: il bottino è stato di alcune centinaia di euro, con danni per diverse migliaia. Per questi fatti le contestazioni sono quelle di furto pluriaggravato perché commesso su cose destinate a pubblico servizio, con la distruzione di tre casse automatizzate e una colonnina di pagamento.

A seguire, il 27 settembre, il giovane si era introdotto all’interno di uno studio di un noto professionista oristanese e di una casa di proprietà dello stesso, in pieno centro sempre a Oristano. Da qui, dopo aver forzato la serratura di ingresso, aveva rubato alcune penne stilografiche di valore, una TV 55”, alcuni orologi, nonché le chiavi dell’auto del figlio del proprietario e del locale dove lavora.

Il giorno successivo ha poi fatto accesso, tramite una veranda e dopo aver forzato una porta finestra, all’interno di un’altra abitazione, di proprietà di un noto imprenditore locale, dalla quale ha rubato una trentina di orologi di varie marche del valore complessivo di alcune decine di migliaia di euro, oltre a due notebook, un tablet e alcuni monili in oro e argento, non riuscendo però a forzare la cassaforte. Tentativo che ha riprovato qualche giorno dopo, ma era stata svuotata e lasciata aperta dai proprietari su indicazione degli inquirenti. Nell'occasione ha rubato un sassofono in ottone, un violino, altri tre orologi e vari altri monili in oro e argento che nel primo accesso non aveva trovato.

L'1 ottobre l’odierno arrestato ha poi fatto accesso nell’abitazione di una sua parente, con cui aveva pure convissuto, per rubare da una borsetta 1000 euro in contanti. Il furto è avvenuto nelle prime ore del mattino, quando i proprietari della casa erano assenti a causa dei loro impegni lavorativi, fatto ben noto al ladro. In ultimo, contestato anche l’illecito utilizzo della carta bancomat della madre: in più occasioni, dopo essersene impossessato, faceva a suo favore alcuni bonifici per diverse centinaia di euro.

Nella complessa attività di indagine della Squadra Mobile, raccolti numerosi elementi probatori a carico dell’arrestato: tra questi alcune impronte di scarpe lasciate all’interno degli appartamenti svaligiati e perfettamente corrispondenti a quelle che l’arrestato indossava durante la prima perquisizione. In aggiunta, la Polizia Locale ha fornito le immagini registrate degli impianti di videosorveglianza. Sono in corso le indagini su altri analoghi reati messi a segno di recente in città: le perquisizioni effettuate a carico del ladro hanno consentito il recupero di parte della refurtiva, che verrà a breve riconsegnata ai legittimi proprietari.

(Unioneonline/r.sp.)

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