Con 16 voti favorevoli la maggioranza di Massimiliano Sanna ha dato il via libera al Bilancio di previsione e sgomberato il campo dalle nubi che si erano addensate sulla coalizione dopo la nascita del gruppo misto. 

Nella sua replica, il primo cittadino di Oristano ha respinto le accuse della minoranza giudicando «ripetitive e non realizzabili o già avviate» la maggior parte delle proposte contenute nei quasi 100 emendamenti.

«Ho sento il bisogno di incontrarvi per capire quali fossero le priorità, ma non si può proporre progetti senza indicare con quali fondi realizzarli - ha detto rivolgendosi ai banchi dell'opposizione - Il nostro Dup, assolutamente perfettibile, non è un libro dei sogni. Noi vogliamo essere concreti e coerenti con quanto promesso in campagna elettorale».

A chi ha chiesto le sue dimissioni, ha ricordato che mai una volta la maggioranza è andata sotto in una votazione. «Neppure durante la discussione del Bilancio, momento determinante per un’amministrazione», ha aggiunto. 

Degli 85 emendamenti presentati in Aula da Pd, Oristano Più e Oristano Democratica e Possibile (11 sono stati ritirati) neppure uno ha ottenuto il via libera dal centrodestra, sempre tacito e compatto nel suo rifiuto ad ogni proposta di modifica o integrazione.

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