La Procura di Oristano ha presentato la richiesta di archiviazione per il fascicolo ai danni di padre Paolo Contini e Pierpaolo Falchi accusati di calunnia da fratelli Marco e Francesco Serra, finiti nel registro degli indagati per il presunto scambio di persona e poi ampiamente scagionati dall'esame del Dna. I due cavalieri, assistiti dall'avvocato Carlo Pau, hanno presentato opposizione alla richiesta del pm e il verdetto della Gip Annie Cecile Pinello è atteso per il prossimo 5 marzo.

La vicenda si inserisce nella Sartiglia di due anni fa che ha ancora diverse partite giudiziarie aperte. Francesco, 35 anni e Marco Serra 28 anni erano stati gli ultimi a finire nel registro degli indagati: l'8 giugno 2018, due mesi dopo rispetto agli altri cavalieri sotto inchiesta per le false generalità e il presunto scambio di persona, avevano ricevuto l'avviso di garanzia. E due giorni dopo che padre Paolo Contini viene sentito in Procura. Atti e verbali alla mano, emerge che il sacerdote aveva riferito agli inquirenti che nei giorni della Sartiglia era fuori Sardegna, ma dal cavaliere Pierpaolo Falchi aveva saputo che Marco Serra sarebbe stato sostituito dal fratello Francesco durante i controlli dell'11 febbraio 2018. Il giorno successivo, come emerge dal fascicolo dell'inchiesta, è Falchi a presentarsi spontaneamente in Procura per ribadire di aver incontrato nei locali del Sancti Antoni, dove venivano effettuati i controlli, il cavaliere Francesco Serra: questi gli avrebbe detto che tutta la sua pariglia era stata chiamata per l'antidoping.

Da subito i due si erano dichiarati estranei alla vicenda, come è stato poi pienamente confermato dall'esame del Dna. Dopo il test genetico, la loro posizione era stata stralciata e i due sono usciti a testa alta dall'inchiesta (stessa sorte è toccata anche a Daniele Ferrari).

Per i due ragazzi però sono stati dieci mesi molto difficili, con un'accusa che pesava ancora di più perché ingiustificata. I due si augurano che venga fatta giustizia.

Valeria Pinna
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