L'istituto Santa Maria Bambina conquista l'università di Pechino. Nei giorni scorsi un gruppo di quaranta studenti e docenti di medicina ha trascorso un'intera giornata nel centro di Donigala per vedere all'opera le attrezzature e i macchinari.

Accompagnati da una delegazione dell'ateneo di Sassari, gli studenti hanno fatto una vera full immersion tra i laboratori e i reparti di degenza dell'istituto. Sono rimasti molto colpiti dal robot Lokomat, utilizzato per la riabilitazione degli arti inferiori e dal robot Armeo usato invece per la riabilitazione degli arti superiori.

L'interesse dell'università cinese è l'ennesimo riconoscimento sul campo per un centro d'eccellenza nella riabilitazione che però rischia di essere notevolmente ridimensionato per via della decisione della Regione di bloccare i nuovi ricoveri di neuroriabilitazione (il cosiddetto codice 75) in vista dell'apertura del nuovo reparto al San Martino (che però è ancora chiuso, secondo la Asl 5 dovrebbe aprire entro l'estate).
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