È iniziato ufficialmente il processo di riorganizzazione del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, annunciato con l’obiettivo di “rafforzare l’efficienza e l’innovazione della governance”.

Il nuovo assetto prevede, tra le novità, la creazione di due commissioni territoriali per garantire maggiore tempestività e azioni più aderenti alle esigenze locali. Alla guida resta il presidente Carlo Corrias, affiancato dal nuovo Consiglio di Amministrazione composto da Gianni Ferrari, Giancarlo Capraro, Maria Teresa Garau e Antonino Sanna. Ma la svolta non convince tutti.

Elisabetta Falchi, esponente del gruppo di minoranza e avversaria di Corrias alle recenti elezioni, esprime forti perplessità: «Stupisce che, a soli 40 giorni dall’insediamento, la maggior parte del precedente CdA si sia dimessa, proprio in piena campagna irrigua. È un segnale negativo in un momento in cui l’ente dovrebbe essere concentrato sulle attività istituzionali».

Critiche anche sul metodo: «Le nuove commissioni sono state annunciate senza alcun confronto nel Consiglio dei Delegati, questo rafforza la sensazione di scarsa concertazione». E ancora: «Abbiamo chiesto chiarimenti sulle dimissioni, ma ci è stato risposto che non c’era obbligo di spiegarle. E persino intervenire in riunione è stato difficile», aggiunge Falchi, che auspica una svolta. «Il Consorzio deve tornare operativo, focalizzandosi sulla manutenzione delle reti e sulla risoluzione dei problemi reali, come le canalette a cielo aperto e le strade vicinali, da concordare con i Comuni. Serve una guida trasparente, competente e orientata all’interesse collettivo».

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