La trasformazione delle canne avviene nel salone parrocchiale di Sant’Efisio, quartiere di Su Brugu. Testa, criniera, redini ed ecco pronto il cavallino con tanto di bardatura. Dopo due anni di pandemia a Oristano ritorna anche la “Sartill'e Canna”.

Una tradizione che dura da più di trent'anni, ideata dalla parrocchia. Appuntamento il prossimo 12 febbraio, la domenica prima della Sartiglia, quella vera: è la grande festa dei bambini che mascherati tenteranno di infilzare la stella imitando i cavalieri della giostra equestre nel piazzale del salone parrocchiale di Sant’Efisio, tra rulli di tamburi, squilli di trombe e zippole per tutti.

La regia dell’evento come sempre è affidata all'Associazione per la tutela e l'incremento dei cavallini di canna.

Ogni socio in questi giorni ha un compito preciso: c’è chi pulisce le canne raccolte nelle campagne oristanesi e chi si occupa di tagliarle, assemblarle e trasformarle in mini destrieri. Giancarlo Mureddu è il presidente dell’associazione: “Siamo al lavoro da settimane - racconta - Abbiamo raccolto circa 500 canne. Faremo almeno mille cavallini. Sarà una Sartiglietta speciale visto che per due anni c’è stato solo silenzio. Aspettiamo tutti i bambini della provincia e non solo”. Intanto c’è attesa per sapere chi sarà su Componidoreddu prescelto per l’occasione. Domenica 29 gennaio, sempre nel salone parrocchiale, ci sarà l’estrazione. Il 12 febbraio la festa inizierà con la vestizione del mini capo corsa e poi via con la corsa in groppa al cavallino di canna. 

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