Oristano, ripetute razzie nello stabilimento ittico: sequestrati quintali di pesce e 360.000 euro nascosti sotto un lavello
Dopo la denuncia del titolare, in quattro sono stati denunciati per furto aggravatoFurto aggravato ai danni di un’azienda ittica: denunciate quattro persone, sequestrati oltre 200 chilogrammi di pesce rubato e 360.000 euro in contanti.
La Polizia di Stato di Oristano, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a quattro decreti di perquisizione e sequestro nei confronti di altrettanti soggetti indagati nell’ambito di un’indagine complessa volta a fare luce su una serie di furti perpetrati ai danni di una nota società operante nel settore ittico locale.
L’attività investigativa, avviata a seguito di una denuncia presentata dal titolare dell’azienda, ha permesso di accertare un’anomala gestione delle partite di pesce in uscita dallo stabilimento aziendale. Le condotte documentate, caratt
erizzate da regolarità e metodo, hanno lasciato presumere l’esistenza di un canale parallelo di distribuzione del prodotto ittico.Nel corso delle perquisizioni, e
seguite presso abitazioni, depositi e veicoli nella disponibilità degli indagati, sono state rinvenute 40 casse di pesce prive di etichettatura, compatibili per tipologia e confezionamento con quelle abitualmente utilizzate dalla società danneggiata.Il pescato è stato riconsegnato in custodia all’azienda proprietaria. Ulteriore prodotto, in condizioni igienico-sanitarie non idonee, è stato sottoposto a sequestro amministrativo dai veterinari dell’ASL.
Durante l’operazione, sono stati sequestrati anche 360.000 euro in contanti, nascosti sotto un lavello all’interno di una abitazione di uno degli indagati, somma provento della vendita non tracciata del pescato rubato.
L’indagine, tuttora in corso, prosegue con l’obiettivo di identificare con esattezza i ruoli ricoperti da ciascun indagato e di accertare l’eventuale presenza di altri soggetti coinvolti o di ulteriori canali di distribuzione non autorizzati.
(Unioneonline)