Sul dimensionamento scolastico la battaglia oristanese arriva fuori tempo massimo.

Per i dirigenti degli istituti cittadini, chiamati a raccolta dal sindaco Massimiliano Sanna, scongiurare i tagli previsti dalle linee guida regionali è un’impresa ormai impossibile.

Convinzione rafforzata dalle dichiarazioni dell’amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente: «I buoi sono scappati. A fronte di un’azione pressoché nulla della Regione, sarà difficile tornare indietro. Se non vogliamo che siano altri a decidere, dobbiamo raggiungere una nostra proposta condivisa pur sapendo che non abbiamo molti margini di manovra».

Sono quattro le autonomie scolastiche a rischio nel territorio, sulla base dei parametri dettati dal Governo. A pagare il prezzo più caro potrebbe essere la città capoluogo che dovrebbe rinunciare a due istituti Comprensivi su quattro. «Oggi si parla di soppressione delle dirigenze, presto ci verrà chiesto di accorpare le classi. Si rischia una continua erosione delle cattedre», ha detto preoccupata Giuseppina Loi, preside del Comprensivo Alagon.

«Siamo in forte ritardo - ha aggiunto Pino Tilocca, dirigente del liceo De Castro Contini - la Regione non ha neppure impugnato il piano ministeriale». Per il primo cittadino Massimiliano Sanna «occorre che il territorio definisca un documento condiviso di dissenso ed elabori una proposta da presentare alla Regione. Io, in questo senso, mi farò parte attiva nei prossimi giorni». Tra una settimana si riunirà la Conferenza provinciale per la decisione definitiva. 

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