Oristano, consolle e vinili in aula: a scuola si studia per diventare dj
Sandro Azzena “docente” dell’Istituto Don Deodato MeloniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quarant’anni “suonati” di carriera, trascorsi tra discoteche, radio e piazze a far ballare intere generazioni. Per il popolo della notte il nome di Sandro Azzena è una garanzia nel panorama musicale oristanese e isolano. Dall’esordio al Merak nel lontano 1983, alle serate revival che continuano a radunare sotto la sua consolle un pubblico eterogeneo, non hai smesso di coltivare la sua passione, che ora è pronto a condividere con gli studenti dell’Istituto Don Deodato Meloni grazie ad un progetto che porterà il Djing tra i banchi di scuola.
«Sono davvero entusiasta di questa iniziativa fortemente voluta dal dirigente scolastico, Bruno Sanna», afferma, «credo sia una delle prime a livello regionale: hanno già aderito una ventina di ragazzi. Sento una grande responsabilità nei confronti dei giovani che cercherò di incuriosire e appassionare a questo fantastico mondo con la teoria ma soprattutto con la pratica».
Dai primi anni Ottanta sempre in pista, Azzena ha visto fiorire in provincia alcuni tra i più gettonati locali dell’epoca: dal Menhir all’Energy, passando per la Capanna, il Mina Club, il Why Not. «In quegli anni eravamo tra i migliori in Italia. Le discoteche della costa oristanese, comprese le invernali, facevano numeri vertiginosi», spiega, «La scena è profondamente cambiata perché la società si è trasformata». Giovani e divertimento compresi.
«Mi domando sempre come saremmo stati noi della vecchia generazione con uno smartphone tra le mani e una connessione velocissima a disposizione», osserva il musicista, «probabilmente saremmo stati esattamente come i ragazzi di oggi. Eppure loro sono incuriositi dai nostri tempi, bisognerebbe accompagnarli. Per questo trovo che l’idea di portare la consolle a scuola sia geniale, è un modo per avvicinarci».