Bosa, prorogato sino a fine gennaio 2026 l'appalto del servizio di raccolta dei rifiuti
Si tratta del settimo rinvio deciso dall’amministrazione comunalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La nuova proroga (la settima), decisa dall'amministrazione comunale relativamente al servizio di raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana, fa ancora discutere. D'altronde, la partita è importante, considerato che si parla di circa 7 milioni di euro. Tutto nasce dalla determina assunta dalla responsabile dell'Area Edilizia, Ambiente e Urbanistica, Patrizia Iualè, che, in attesa dell'espletamento della nuova gara d'appalto, ha prorogato il servizio all'attuale gestore, Econord SpA di Varese, sino al 31 gennaio 2026. La gara sarà gestita dalla Centrale Unica di Committenza della Comunità Montana Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia, con cui il Comune di Bosa ha già sottoscritto una convenzione. L'importo complessivo dell'intervento è pari a 853 mila euro, ma, grazie alle economie residue della precedente proroga, l'impegno effettivo è stato ridotto a 783 mila euro già stanziati.
La determina «si inserisce in un quadro di programmazione amministrativa che mira a garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale. Il provvedimento di proroga – è scritto nell'atto – è reso necessario per evitare interruzioni nel servizio, come previsto dal Decreto del Ministero dell'Interno, che classifica l'igiene urbana tra i servizi pubblici essenziali. Il contratto manterrà le condizioni precedenti». Da evidenziare come parte dell'importo, 130 mila euro, sarà destinato al Consorzio Industriale Provinciale Oristanese per gli smaltimenti, mentre il restante sarà utilizzato per l'esecuzione del servizio.
Su questa ulteriore proroga interviene, con una nota, il capogruppo di «Bosa Cambia Bosa», Alessandro Campus, che ricorda il suo intervento in Consiglio comunale, con il quale aveva già messo in luce alcuni aspetti: «L'ennesima proroga del servizio di raccolta differenziata – sottolinea Campus – dimostra l'assoluta incapacità dell'amministrazione di risolvere i problemi della città. L'individuazione di una centrale di committenza esterna, ad oggi, non ha portato alcun risultato se non ulteriori spese per il Comune; basti pensare all'altro appalto relativo ai parcheggi, rimasto una chimera. Riguardo al servizio di raccolta differenziata, avevo sollevato in aula – aggiunge Campus – la problematica dell'incompetenza per valore della Cuc, limitata a 5 milioni di euro, per un appalto di oltre 7, ma l'amministrazione era andata dritta per la sua strada».