Entro l'autunno la Torre di piazza Roma dovrebbe essere restituita agli oristanesi. A breve inizieranno i lavori di restauro e messa in sicurezza che sono stati affidati in appalto all'impresa Archeo&Restauri di Napoli, che ha presentato un'offerta di 61mila 408 euro con un ribasso del 26 per cento su una base di gara di 92mila 557 euro.

"L'appalto, finanziato con i fondi dell'8 per mille consentirà di rendere nuovamente fruibile la Torre di San Cristoforo, uno dei simboli identitari più importanti della città", ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu.

L'antica porta della cinta muraria è chiusa da anni per questioni di sicurezza, in particolare i solai in legno sono in condizioni precarie che, come ha ricordato l'assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna, "negli ultimi tempi avevano raggiunto livelli tali da impedire l'apertura del monumento".

Lo stato di degrado dei solai in legno peggiora man mano che si sale di livello e, se il primo livello è compromesso a causa della grande quantità di guano e carcasse di piccioni, il secondo è stato colpito da insetti e termiti mentre il terzo è rovinato anche a causa delle infiltrazioni di acqua.

Il progetto di restauro, redatto dell'architetto Sara Fabbri, prevede la pulitura e sanificazione dei solai, la sostituzione delle strutture in legno, delle scale e dei parapetti, il rifacimento del coccio fra la torretta e le merlature. "Sono previsti anche sistemi ad ultrasuoni o a reti retrattili per allontanare i volatili", ha assicurato l'assessore alla Cultura Massimiliano Sanna.
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