Questa mattina all'alba è morto nella sua abitazione di Oristano il notaio Carlo Passino.

Una morte improvvisa anche se l'età a 90 anni non faceva sconti neppure a chi come Passino li avrebbe ben meritati.

Nato a Padria ma sassarese "in ciabi" da madre tutta dedita alla famiglia e padre medico "condotto, ufficiale sanitario e all'occorrenza ostetrico, "che portava a casa parecchi agnelli e forme di formaggio ma pochi soldi", sottolineava il notaio.

Passino, subito dopo la laurea in giurisprudenza all'Università di Sassari, vinse il concorso alla Prefettura, "dove ebbi la fortuna di lavorare col prefetto Casimiro De Magistris, un galantuomo come pochi. Dico solo che pagava di tasca i francobolli per gli auguri di Natale".

Dopo qualche anno vinse il concorso per notaio con sede prima a Terralba e dopo a Oristano dove esercitò fino al compimento dei 75 anni, capolinea per tutti i notai italiani.

Queste tappe non dicono però tutto di Carlo Passino, non un notaio ma il notaio per gli oristanesi e non solo.

Per anni registrò il numero più alto di atti non solo in Sardegna ma in tutta Italia in rapporto al numero dei residenti nel collegio oristanese prima della fusione con Cagliari.

Lavorava giorno e notte, feste comprese e spesso gratuitamente perché aveva un cuore grande come pochi. Uomo di grande rettitudine e straordinario generosità. Presidente dell'ordine provinciale, componente la giunta nazionale dei notai, fondatore del Lions e con l'adorata moglie Alba Pani dell'Ente concerti di Oristano. Nel 1995 anche un triste e oscuro episodio, dovuto a un tentativo di sequestro fortunatamente sventato grazie a un'intercettazione telefonica legata al sequestro Vinci di Macomer.

Un episodio che il notaio superò col suo solito humour e la verve mai sopra le righe. Con Carlo Passino se ne va uno degli ultimi grandi signori di Oristano. Le esequie avverranno in forma strettamente privata, la salma sarà trasferita a Sassari nella tomba di famiglia dove riposano la moglie Alba e il figlio Antonio, scomparso giovanissimo.
© Riproduzione riservata