Le acque del golfo di Oristano sono inquinate ed è scattato il divieto di raccolta delle cozze in due degli stabilimenti davanti alla costa di Torregrande, gestiti dalla Cooperativa pescatori Arborea-Nieddittas.

Il sindaco Andrea Lutzu con un’ordinanza ha disposto "la chiusura delle due zone di produzione denominate Capo San Marco, con divieto di immissione al consumo umano dei molluschi bivalvi vivi (le cozze)", recita il provvedimento.

La decisione è stata assunta dopo che negli uffici di piazza Eleonora è arrivata la comunicazione del servizio veterinario della Assl che ha segnalato come "nella zona di molluschicoltura Capo San Marco, nel golfo di Oristano, è emersa una presenza di batteri superiore ai limiti massimi consentiti".

Il fenomeno è dovuto molto probabilmente alle abbondanti piogge delle ultime settimane che hanno trascinato nel fiume e riversato in mare una notevole quantità di rifiuti che ha determinato un aumento di batteri e altre sostanze inquinanti.

Dalla azienda Nieddittas, la responsabile del settore qualità e sicurezza alimentare Maria Rita Saba fa sapere che "negli allevamenti di fronte a Torregrande non verrà effettuata alcuna raccolta fino a quando la situazione non tornerà alla normalità". La Assl continuerà a effettuare i controlli e, quando le analisi (ripetute tre volte di seguito) daranno esito positivo, potrà essere revocata l’ordinanza di divieto.

Nel frattempo l’azienda potrà comunque proseguire a raccogliere le cozze in un’altra zona e assicurare la produzione: quelle che si trovano in vendita si possono consumare in tutta sicurezza e senza problemi.
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