Oristano, acqua di nuovo potabile: fine dell'emergenza
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'acqua è di nuovo potabile a Oristano, nella frazioni di Massama e Nuraxinieddu e anche a Ghilarza. Nella tarda mattina sono arrivati i risultati delle analisi e nel primo pomeriggio il sindaco Guido Tendas ha revocato l'ordinanza di divieto, in vigore dal 4 marzo scorso. Le nuove analisi chimiche e batteriologiche condotte dall'Asl 5 hanno accertato la conformità dell'acqua che è rientrata nei parametri richiesti per l'utilizzo a scopi potabili e alimentari. L'emergenza stava andando avanti ormai da quindici giorni, per ben due volte in queste due settimane le autobotti della protezione civile hanno fatto il giro della città per distribuire l'acqua potabile.
E ovviamente non sono mancati i disagi e le proteste. Anche un anno fa si era verificato lo stesso problema alle sorgenti di Santu Lussurgiu che alimentano l'acquedotto cittadino e l'acqua era rimasta "vietata" per tredici giorni. Abbanoa sostiene che la causa sia dovuta al terreno argilloso e garantisce che con la realizzazione del nuovo potabilizzatore di Silì (lavori da 9milioni di euro già appaltati) questi problemi non si verificheranno più. Il nuovo impianto lavorerà 460 litri al secondo provenienti dalla diga Cantoniera sul fiume Tirso (circa 410 litri al secondo) e da pozzi (50 litri al secondo).
In questo modo sarà in grado di alimentare i centri di Oristano, Donigala Fenugheddu, Massama, Nuraxinieddu, Silì, Torre Grande, Cabras, San Giovanni di Sinis, San Salvatore, Solanas, Is Aruttas, Su Bardoni, Mariermi.