Giovanna Maria Mastinu, sessantacinquenne di Tresnuraghes, non si è impossessata dei soldi dell'anziana zia. Ed è stata assolta dai giudici del Tribunale di Oristano dall'accusa di circonvenzione di incapace perché il fatto non sussiste.

La sentenza è arrivata nella tarda mattinata, la giudice Elisa Marras ha accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Guido Manca Bitti che nella precedente udienza aveva sollecitato l'assoluzione sostenendo la totale estraneità della donna ai fatti contestati. Il Tribunale ha disposto anche il dissequestro dei conti che erano stati bloccati durante le indagini.

La vicenda risale ad alcuni anni fa e, secondo quanto sostenuto dall'accusa Giovanna Maria Mastinu avrebbe effettuato prelievi dal libretto di risparmio dell'anziana zia, che negli anni aveva accumulato circa 160 mila euro fra polizze, titoli e conti.

Era lei ad avere i rapporti più frequenti con l'anziana e quindi secondo gli inquirenti avrebbe potuto anche impossessarsi del denaro così come sostenuto da un altro nipote (parte civile con l'avvocato Massimiliano Ravenna).

Chiuse le indagini, durante il processo sono state sentite numerose persone che hanno ricostruito la vicenda. Alla fine il pubblico ministero Daniela Caddeo aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi, più 1500 euro di multa, posizione ribadita anche dall'avvocato di parte civile. La difesa invece ha chiesto l'assoluzione.
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