Restano ancora chiusi gli ecocentri del Guilcier. L’Unione dei Comuni è al lavoro per ottenere il certificato di agibilità che possa renderli di nuovo operativi. Da alcune settimane le strutture aperte ormai da circa cinque anni ad Abbasanta, Aidomaggiore, Boroneddu e Paulilatino risultano chiuse. Un provvedimento che si è reso necessario dopo che la ditta che li ha in gestione ha chiesto garanzie per tenerli aperti in sicurezza dopo l’incidente mortale accaduto in un ecocentro in provincia di Sassari.

Ecco allora il provvedimento di chiusura disposto dall’Unione dei Comuni del Guilcier che si occupa del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

«Stiamo lavorando senza sosta per riaprirli nel più breve tempo possibile a servizio della collettività – spiega il presidente dell’Unione dei Comuni del Guilcier Serafino Oppo -, Si tratta di un aspetto burocratico sul quale la ditta aveva ragione a non esercitare l’attività in assenza di certificazione di agibilità. Mi auguro che entro l’estate si riesca ad aprirli».

In questa fase si sta procedendo agli accatastamenti degli ecocentri, operazione indispensabile per poi procedere con la richiesta del certificato di agibilità. L’Unione ha dato l’incarico ad un tecnico per occuparsi della questione. Le strutture erano molto utilizzate dai cittadini. Indipendentemente dal paese di appartenenza, facendo parte dei centri che condividono il servizio, i cittadini potevano utilizzare i vari ecocentri aperti in giornate diverse. 

© Riproduzione riservata