Mogoro, anche il Consiglio comunale alza le barricate contro il mega progetto agrivoltaico
Una riunione straordinaria nell’area archeologica di “Cuccurada”Si terrà nel luogo simbolo dell'area archeologica di "Cuccurada" la riunione del Consiglio comunale straordinaria convocata per giovedì 8 agosto alle 19 dal sindaco Donato Cau, per confermare il secco no del capoluogo del Parte Montis alla realizzazione dell’ennesimo impianto di energia rinnovabile. In questo territorio dovrebbe infatti vedere la luce un progetto agrivoltaico proposto dalla società norvegese Ski. Intervento che prevede l’occupazione di una novantina di ettari in località “Perdiana”.
Solo uno il punto all’ordine del giorno con l’approvazione di un documento, condiviso e scritto a quattro mani fra maggioranza e opposizione. «Con questo Consiglio comunale - afferma il sindaco Donato Cau - siamo conseguenti a quanto emerso nel corso della assemblea popolare, dalla quale sono scaturiti alcuni importanti contributi che inseriremo nel documento unitario che verrà approvato dalla civica assemblea».
Dalla minoranza consiliare un sostegno netto alla rivendicazione. «No al progetto agrivoltaico – afferma il consigliere di minoranza Mauro Ghiani - ma anche contro tutte le speculazioni energetiche che interessano la nostra terra. Lotta ardua e difficile - aggiunge - ma la nostra comunità e l'intero Consiglio comunale non si arrenderanno agli sfruttatori energetici. Energia verde sì, ma alle condizioni che il nostro popolo dovrà condividere».
Amministratori comunali e cittadini si ritrovano ancora una volta in sintonia per esprimere la loro netta contrarietà al progetto, che se attuato deturperebbe in maniera irreversibile una vasta area di grande pregio storico e ambientale. Durante la recente assemblea si erano registrati anche momenti di alta tensione, a testimonianza di quanto ormai il problema sia sentito da tutti.
Una grande emergenza che si sta vivendo nella nostra Isola, e resa drammatica anche dai numeri che in quella sede aveva fornito Gianni Pia, altro Consigliere di minoranza. «In Sardegna – ha detto - attualmente ci sono qualcosa come 333 richieste per la realizzazione di questo genere di impianti. Un numero assolutamente spropositato e fuori luogo rispetto ai reali bisogni».