Una bacheca non fa una persona. Ma qualche indizio su chi sia, o cosa pensa, lo fornisce. Anche il profilo Facebook di Marisa Francescangeli, la maestra di San Vero Milis sospesa per aver fatto recitare un’Ave Maria ai piccoli alunni e avergli fatto realizzare un rosario (QUI LA NOTIZIA). 

Per chi non le è “amico”, nel senso social del termine, sono visibili solo i contenuti che lei ha deciso di rendere pubblici. Gli ultimi in ordine di tempo sono interventi di altri utenti, che si mostrano solidali dopo la decisione dell’ufficio scolastico regionale.

La sua condivisione più recente risale a febbraio: riguarda una delle tante petizioni che Francescangeli ha sottoscritto. Il tema è la presenza di Rosa Chemical al Fetsival della canzone italiana. Quello che ha baciato Fedez, per intenderci. La maestra aderisce: «Fuori la propaganda gender e sessuale da Sanremo». E rilancia: «È vergognoso che una emittente nazionale come la Rai possa proporre cose vergognose e irrispettose per tutti i cittadini, in particolare nei confronti dei bambini. Si parla di protezione dei nostri figli», prosegue, «e invece tutto le cose più ignobili le propongono come cose normali nelle nostre attraverso la Tv. Spero che il nostro capo del Governo provveda a questa ignobile propaganda». 

A gennaio aveva sottoscritto una “diffida legale” online contro le attività dei colossi delle estrazioni di fonti di energia fossile. Si era anche schierata contro il «declassamento del dirigente a ruolo di insegnante». 

In precedenza ecco i complimenti per una poesia sulla Madonna. Per tornare ancora indietro e trovare un’altra petizione: «Giù le mani da Peppa Pig. La Rai non trasmetta l’episodio Lgbt». Il testo che ottiene la sua approvazione inizia così: «È un fatto: la lobby Lgbt ha preso di mira i nostri figli e sta facendo di tutto per inculcargli subdolamente la loro agenda ideologica». 

A Francescangeli è piaciuto anche un post di Carlo Verdone.  Ma prima, a febbraio di un anno fa, altra raccolta firme online. Titolo: «L'ambasciatore Lgbtq dell'Ue attacca l'immagine della Madre di Dio. Firma per difenderla». Nel testo si legge che «l'Unione Europea è tornata a offendere il sentimento religioso di milioni di cittadini, questa volta con una rappresentazione blasfema della Sacra Famiglia in cui appare la Vergine Maria come un transessuale. Il protagonista di questa pubblica offesa non è altro che l'ambasciatore del Parlamento europeo per le questioni Lgbtq, Riccardo Simonetti». 

Risalendo nel tempo: tanti post di richiesta di sicurezza sul Covid, dirette di messe e  la condivisione delle battaglie del Movimento 5 Stelle contro i privilegi della casta. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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