Ha preso la parola e rassicurato gli amministratori: «Stiamo già pensando alla prossima edizione di “Noi camminiamo in Sardegna”: i soldi per un evento così riuscito e condiviso li troveremo, senz’altro».

Poi, da Laconi, l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, ha promesso: «Abbiamo in mente anche un nuovo progetto, “La via dei miracoli”. Partirà proprio da qui». La Regione non indietreggia, scommette sul turismo a passo lento e sostenibile, sui cammini religiosi che «aiutano a destagionalizzare».

Strada tracciata

Dopo tre giornate trascorse all’aria aperta, per complessivi 800 chilometri e 15 itinerari, i camminatori messi in campo dalla Regione hanno terminato a Laconi le loro fatiche. Percorsi di fede, certo, ma soprattutto uno straordinario strumento per veicolare le potenzialità di una terra unica, tra cultura e spiritualità, natura e benessere. Sì, perché il progetto “Noi camminiamo in Sardegna”, organizzato dal Gist (Gruppo italiano stampa turistica), con la collaborazione della Conferenza episcopale sarda, dell’editore “Terre di mezzo”, della fiera “Fa’ la cosa giusta” e del Cipnes, ha dato le risposte sperate. «Il bilancio è davvero interessante - ammette Renato Tomasi, responsabile del settore valorizzazione territoriale della Regione -. Gli ospiti che hanno condiviso questo nostro progetto sono stati delle sentinelle molto attente. Erano in 700, tra giornalisti, influencer e blogger: hanno espresso giudizi lusinghieri sulla nostra iniziativa, sulle opportunità garantite dai 7 cammini religiosi affrontati. Questo progetto deve diventare un modello di sviluppo condiviso. Ecco perché la Regione deve assumersi una grossa responsabilità, in termini di prospettive».  

I commenti

Dall’auditorium Fabrizio De Andrè di Laconi i partecipanti all’evento hanno dispensato giudizi positivi ed elogiato l’organizzazione, nonché la meraviglia dei luoghi. «Voglio ringraziare tutti i miei compagni di viaggio», ha detto Marco Maccarini, presentatore e speaker radiofonico: «In genere sono abituato a camminare da solo, a concedermi dei momenti per ritrovare me stesso, nella lentezza. Stavolta, però, è stato diverso, grazie a una compagnia speciale». Il sindaco di Laconi, Salvatore Argiolas, sentenzia: «Queste giornate ci regalano orgoglio e convinzione, per aver dimostrato qualcosa. Al tempo stesso, ci porgono pure la consapevolezza che possiamo ancora migliorare».

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