L'acqua si ritira ed emergono le vecchie terre un tempo ricche di vigneti e i manufatti realizzati dai contadini.

Alcuni dei tesori del passato sono oggi visibili in alcuni tratti della riva del lago Omodeo.

A gennaio era riemersa dopo lungo tempo la casa del custode della vecchia diga di Santa Chiara, ora sul versante opposto riaffiorano questi ricordi sbiaditi nel tempo e noti a ben pochi.

Accanto ai vigneti sommersi da oltre vent'anni dall'acqua, in questi giorni di gran caldo si sono materializzati i muretti di pietra e gli ingressi che dividevano i poderi e i chiusi delle vecchie proprietà.

Tra i manufatti, scolpiti su enormi pietre di trachite ci sono anche gli ammostatoi che venivano usati nel periodo della vendemmia.

Ci troviamo sul versante del lago che si affaccia nelle campagne di Busachi, terre fertili e ricche dove ancora oggi si produce del magnifico vino.

Non è semplice raggiungere questi luoghi, in parte inaccessibili, ma vale la pena di visitarli oggi che rivivono dal lago che si svuota.

Ogni vigna aveva il suo ammostatoio per pigiare l'uva. Nella vasca grande si pigiava e in quella piccola si raccoglieva il mosto. Il bel tempo e questa lunga estate consentono sicuramente la visita in questi luoghi dimenticati ed ora nuovamente visibili.
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