23 giugno 2020 alle 21:21aggiornato il 23 giugno 2020 alle 21:36
La Sanità oristanese finisce in Procura
La deputata Lapia (M5S): "Si depotenzia un ospedale pubblico, ma si finanziano i privati"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I problemi della sanità oristanese finiscono in Procura. La deputata dei 5 Stelle Mara Lapia ha presentato un esposto alla magistratura e all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) per denunciare "una situazione aggravata dal fatto che si depotenzia un ospedale pubblico ma si finanziano cliniche private".
La parlamentare due mesi fa aveva inviato una lettera all'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu per segnalare i disservizi che si registravano al San Martino ma anche negli ospedali di Bosa e di Ghilarza. "Il 7 maggio scorso ho ricevuto una risposta dal direttore sanitario dell'Ats Maurizio Locci che però ha confermato la scarsa attenzione che i vertici dell'Azienda verso la sanità oristanese". In particolare l'Ats ammette "lievi carenze di organico nella Patologia clinica e nella Radiologia del San Martino e gravi nella Medicina interna a Bosa e Ghilarza - ha fatto sapere Lapia - tanto da essere costretti a ricorrere alla mobilità d'urgenza, inviando senza preavviso operatori da una struttura all'altra". Sul fronte dell'emergenza-urgenza "nella risposta dell'Ats vengono confermate carenze "ancora più gravi" sia per il pronto soccorso del San Martino che per i punti di primo soccorso a Bosa e Ghilarza". Per Rianimazione e Pediatria invece all'Ats non risultano carenze e "secondo l'azienda nel reparto di Anestesia e Rianimazione ci sarebbero 22 medici - ha sottolineato la deputata - ma questi dati non corrispondono al vero. A tutt'oggi i medici sono 12, altri 4 erano stati mandati in altre strutture in piena emergenza e solo 2 sono rientrati ma sono subito andati in ferie o hanno chiesto il trasferimento". Altra nota dolente la Pediatria visto che "l'Ats sminuisce il lavoro del reparto confermando l'ipotesi della direzione sanitaria del San Martino di chiudere qualsiasi attività ospedaliera pediatrica e trasformarla in attività ambulatoriale". Da qui la richiesta alla Procura "per accertare eventuali responsabilità".© Riproduzione riservata