Scatena polemiche in rete il manifesto di un negozio oristanese di gioielli usato per la campagna pubblicitaria natalizia.

Sul cartellone, appeso in città, compare una bella ragazza nuda con, di fianco, un prosciutto. Immediato quindi l'accostamento tra la figura femminile e il salume da mangiare.

Sembra che il caso sia finito sui tavoli dell'Iap, l'istituto per l'autodisciplina della pubblicità, perché ritenuto "offensivo" nei confronti delle donne.

"Intento denigratorio? Niente di tutto questo, e non è stato neanche uno sbaglio", spiega la titolare di Lella Gioielli, Claudia Satta.

Com'è finita al centro delle critiche?

"La mia idea, quando scelgo una pubblicità, è quella di attirare le persone. Su un manifesto, che nell'80 per cento dei casi viene visto da chi passa in auto, quindi a una certa velocità, l'immagine deve arrivare a colpire".

Quindi quella foto...

"La foto è bella, attira. A un primo impatto qualcuno può dire 'non c'entra niente la donna col prosciutto e il prosciutto con la gioielleria', ma guardandola bene si vede tanto altro".

Per esempio?

"Non avere il prosciutto sugli occhi quando scegli i gioielli, o l'eleganza della donna. Che è quello che io vendo, gioielli per donne che vogliono essere eleganti. E poi il prosciutto è buono, ricco, natalizio e importante. È prestigio. Quindi: vuoi cose prestigiose? Vieni da me".

Elogi?

"Chi ci conosce sa bene come lavoriamo, sempre con cortesia, gentilezza e disponibilità. Questa è stata una campagna nuova, anche ironica se vogliamo. Qualcuno mi ha chiesto: a quanto lo vendi il prosciutto? Sa cos'ho risposto? Al prezzo dell'oro. Viva l'ironia".

Quindi i manifesti restano al loro posto?

"Certo che sì, hanno funzionato benissimo. Confermo che non c'era alcun intento discriminatorio, la modella è bella, ha un visto e uno sguardo stupendi. Chi mi ha criticata perché non è venuto da me a chiedere spiegazioni? Quelle foto sono uscite il 26 novembre, mi sono sentita dire 'pochi giorni dopo la campagna contro la violenza sulle donne', ma stiamo scherzando? Ovvio che l'avessimo preparata molto prima, per cui non esiste alcun legame, né alcuna offesa".

Che fine farà il prosciutto?

"Lo tagliamo sabato perché festeggiamo tre anni di attività".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)
© Riproduzione riservata