Non solo no ai botti. C’è chi risponde con un’altra raccolta firme.

A Cabras tiene banco ancora la polemica sui fuochi d’artificio che vengono sparati dai comitati in occasione dei festeggiamenti dei santi. La scorsa settimana diversi cittadini hanno annunciato che a breve verrà consegnata una raccolta firme al sindaco di Cabras Andrea Abis per chiedere di comunicare alla comunità quando sono previsti gli spari: giorni e orari. Questo per mettere in sicurezza i cani che ogni volta vengono terrorizzati.

Due giorni fa però però un altro gruppo di cittadini ha messo in piedi una petizione on line sulla piattaforma Change.org per evitare di far morire la tradizione.

«Firmiamo affinché i fuochi d’artificio continuino a far sognare grandi e piccini nel paese di Cabras -  si legge nel testo della petizione che hanno firmato già in 200 - Non si parla di botti, ma si parla di luci e colori che suscitano felicità e allegria nel cuore di ogni cabrarese affezionato alle feste tradizionali del paese. Firmate affinché non si spenga la voglia di tornare nuovamente bambini guardando il cielo col naso all’insù ammirando i fuori artificiali».

I fuochi a Cabras partono sempre dallo stesso punto, a ridosso dello stagno. Così ha deciso il Comune. Molte lamentele arrivano anche da chi abita a ridosso della laguna.

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