Parlano di “vere e proprie bombe” che fanno vibrare i vetri. Botti che esplodono senza nessun preavviso tutte le settimane. Si spaventano soprattutto i cani: molti, a causa dello spavento, sono morti di infarto.

A Cabras tanti cittadini puntano il dito contro i fuochi d’artificio che fanno da sottofondo alle tante feste del paese, ma anche durante l’organizzazione di queste, quando i comitati girano le vie del paese a caccia di soldi.

È già pronta una raccolta firme da presentare in Comune. Camilla Martinaitne: «Quando rientro dal mio turno di lavoro non trovo mai i cani. Dalla paura si nascondono negli angoli più assurdi. Si agitano con tutti i rischi del caso. Non chiedo tanto, ma solo di sapere quando e in quale orario sono previsti i botti, in modo da mettere in sicurezza i miei cani. Uno è già morto a causa di un infarto».

Alberto Barbieri, gattaro di Cabras ma anche proprietario di diversi cani, è un fiume in piena: «Non se ne può più - dice - Pochi giorni fa i botti, in occasione dell’ennesima festa si sono sentiti alle sei del mattino. Sono rumori assordanti che mettono in pericolo gli animali. Bisogna evitarli. Non servono a nulla».

Il primo cittadino Andrea Abis che conosce bene la situazione promette di studiare un metodo per avvisare la popolazione ogni qual volta i fuochi vengono autorizzati dal Comune. Intanto, anche alla luce della protesta, c’è già chi ha messo in pratica ciò che è stato chiesto. L’associazione “Ecce Cabras Mater Tua”, al lavoro per organizzare la festa di Santa Maria 2024, sulla sua pagina Facebook ha scritto quando sono previsti i prossimi spari. 

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