I risultati delle analisi sull'acqua non sono arrivati e a Oristano continua l'emergenza idrica.

Domani e sabato torneranno le autobotti della protezione civile per la distribuzione dell'acqua potabile ai cittadini.

Nei giorni scorsi, secondo le analisi di Abbanoa, il livello di torbidità dell'acqua stava nettamente diminuendo, ma ancora non era rientrato nei parametri previsti.

L'ultima parola spetta però alla Asl 5 che, dopo le analisi effettuate dall'Arpas, potrà dire se l'emergenza è rientrata.

Solo in quel momento il sindaco Tendas potrà revocare il divieto di utilizzo dell'acqua per scopi alimentari e potabili.

Nel frattempo è già partita la richiesta di un nuovo intervento della protezione civile.

Domani dalle 9 alle 10,30 l'autobotte sarà nelle frazioni di Massama e Nuraxinieddu in via Bologna, nelle vicinanze del serbatoio pensile; dalle 11 alle 12.30 sarà in città nel piazzale della palestra di Torangius; dalle 13 alle 14.30 sarà davanti al vecchio ospedale San Martino; dalle 15 alle 16,30 a Oristano in piazza Torrente (nel quartiere Sacro Cuore).

Sabato invece l'autobotte della protezione civile rifornirà il carcere di Massama.

Da Abbanoa, intanto, ricordano che il problema alle sorgenti di Santu Lussurgiu si verifica ogni anno e sarebbe dovuto al terreno argilloso.

«La situazione attuale non è legata minimamente al degrado come si è detto - precisano -. Inoltre va ricordato che quelle sorgenti vanno fuori norma per due settimane, per il resto dell'anno danno un'acqua di ottima qualità».
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