Confermati i domiciliari per Antonio Succu.

Il Tribunale del Riesame non ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dai suoi legali e per il sindaco di Macomer (al momento sospeso dall’incarico) sono ormai quattro mesi di detenzione. Stessa decisione per Salvatore Manai, l’ex responsabile degli infermieri del blocco operatorio del San Martino, che si è visto rigettare l’istanza di revoca da parte del Gip del Tribunale di Oristano.

I due erano finiti ai domiciliari ai primi di ottobre nell’ambito dell’inchiesta Ippocrate sulla presunta gestione clientelare delle assunzioni alla Asl.

Secondo la Procura sarebbero stati pilotati concorsi in cambio di voti al Partito dei sardi. Con loro erano finiti ai domiciliari anche l’ex consigliere regionale di Bosa Augusto Cherchi (tuttora ai domiciliari) e l’ex responsabile del personale Gianni Piras (che adesso ha solo il divieto di dimora a Oristano). I legali di Succu, gli avvocati Guido Manca Bitti e Luciano Rubattu, avevano già chiesto al Gip del Tribunale di Oristano la revoca dei domiciliari (o una misura alternativa) sostenendo che non c’è più alcuna esigenza di una custodia cautelare. Istanza respinta e così è stato presentato ricorso al Riesame che, allo scadere dei termini, ha depositato la decisione: domiciliari confermati.

Al momento agli avvocati Manca Bitti e Rubattu non è stata ancora notificata la decisione; le motivazioni della decisione si conosceranno fra trenta giorni e allora i legali potranno anche valutare la possibilità di ricorrere in Cassazione.
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