Non solo non è stata ancora liberata, ma chi gestisce la struttura turistica dice che questa è aperta. Chi rischia quindi di non capire sono i turisti che stanno prenotando le vacanze lungo la costa del Sinis.

Il campeggio comunale di Is Arutas diventa così un caso. A fine febbraio il Comune di Cabras ha rescisso il contratto alla società Spinnaker Service che ha gestito la struttura per anni. Come si legge nella determina firmata dal capo ufficio tecnico Giuseppe Podda: «La società è inadempiente all'obbligo del pagamento del canone non avendo corrisposto i canoni di concessione per le annualità 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, per un totale di 183 mila e 474 euro». 

La concessionaria, nonostante diffidata più volte - si legge ancora - «non ha proceduto alle opere di manutenzione e adeguamento della struttura ritenute necessarie per il funzionamento e la sicurezza della stessa, così come disposte a seguito di vari sopralluoghi effettuati dall'ufficio e risultanti da appositi verbali, con pregiudizio grave per lo svolgimento dell'attività di campeggio. Sussistono, quindi, tutti i presupposti per disporre la risoluzione per grave inadempimento della concessione».

L'amministratore legale Stefania Musiu però respinge tutte le accuse e afferma persino che la struttura è aperta. «Il buco di cui si parla non esiste e questo verrà dimostrato con le carte - scrive in una nota -  Gli investimenti portati avanti non sono mai stati protocollati. Il sindaco da me cercato più volte non si è mai fatto vivo. Prima della rescissione del contratto dovranno essere valutati i lavori e i pagamenti effettuati. Intanto il campeggio è aperto».

Il sindaco Andrea Abis replica: «Parlano gli atti. Da parte del Comune c’è una diffida di sgombero, con anche un sollecito. Noi vogliamo una gestione diversa».

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