Taglio drastico del numero degli assistiti senza nessun preavviso. Una situazione che rischia di creare difficili e incontrollabili problematiche di ordine pubblico.

L’allarme arriva da Mario Tendas, Pinuccio Chelo e Davide Dessì, sindaci di Solarussa, Zerfaliu e Siamaggiore.

I tre primi cittadini si riferiscono  alla revoca dell’assistenza di base per 700 cittadini da parte della Asl, in base al decreto legge 135 del 14 dicembre 2018 che dispone la cancellazione dei cittadini iscritti con i medici di medicina generale specializzandi che abbiano superato il massimale consentito, pari a mille pazienti. Situazione sfociata nei giorni scorsi in aggressioni verbali nei confronti dei medici.  

«Molti cittadini si sono recati dai medici di famiglia senza neanche sapere che era stato loro revocato il medico», scrivono i tre sindaci. Aggiungendo: «La comunicazione della Asl è stata approssimativa e, peraltro, tardiva: si è deciso di liquidare il problema in quattro righe senza fornire indicazione alcuna su come i cittadini, specie coloro che risultano bisognosi di cure continue perché malati cronici, avrebbero potuto gestire i loro problemi sanitari. Purtroppo diverse persone alle quali è stato revocato il medico, e con esso è stato rimosso il diritto alla salute, esasperati dalla situazione minacciano di intraprendere azioni che appaiono difficilmente controllabili e gestibili, non solo nei confronti dei medici ma anche dei sindaci».

Nel documento i tre sindaci ricordano una delle tragedie del passato, che ha toccato uno dei comuni interessati: «A Solarussa  - si legge nel documento - è ancora vivo il ricordo della tragica scomparsa della dottoressa Roberta Zedda e nessuno vorrebbe assistere a potenziali e possibili problematiche di ordine pubblico da parte di qualche cittadino esagitato ed esasperato dalla situazione che stiamo attraversando».

I sindaci chiedono di trovare subito una soluzione: «Chiediamo ricreare delle condizioni che consentano di garantire il diritto costituzionale alla salute e nel contempo creare sul territorio una condizione ambientale più tranquilla e serena».

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