E' un' altra estate di grande attività e impegno per lo storico gruppo Agesci 1 di Abbasanta.  I numerosi campi estivi sono la conclusione di  una annata che ha visto educatori, bambini e ragazzi al lavoro. “Il campo estivo – spiega  la guida Daniela Carta-  è un momento di sintesi e di rilancio del percorso fatto durante l'anno con i ragazzi chiamati a crescere in consapevolezza e sensibilità.” I campi sono importanti momenti di conoscenza,  crescita  e aggregazione. Gli  scout mettono in pratica il  percorso fatto durante tutto l’ anno, in cui si sperimenta e si realizza concretamente l’esperienza comunitaria.  “Li accompagna – spiega Carta-  il  timore lontano dalle comodità di casa, la fatica, la gioia e la soddisfazione  nel riuscire a portare a termine i propri impegni: montare le tende dove dormire, costruire i tavoli, accendere il fuoco, preparare i pasti, curare l’igiene personale con i mezzi a disposizione”.

Ci sono i lavori che impegnano il gruppo in maniera collettiva,  ma anche le attività da fare separatamente. La noia non esiste perché fra tante iniziative c’è anche il momento dei  giochi.  del divertimento, dei canti, delle preghiere.” Il “Branco Seeonee” dei più piccoli, è  reduce  dal campo effettuato  nel  novenario di Sa Itria, a Gavoi dall'11 al 16 luglio, con lupetti e lupette che hanno  riflettuto sul valore delle emozioni, grazie alla storia di Inside Out, seguendo le avventure di Riley e delle sue cinque emozioni.

Dall’11 al 14 agosto, Il reparto composto di ragazzi dai 12 ai 15 anni  ha in programma invece il campo che  sarà improntato sulla conoscenza di se stessi in un percorso interiore sino ad arrivare al tesoro che sta ad indicare  il loro io . I  più grandi dai 16  anni  in poi ( Rover e Scolte), hanno vissuto precedentemente l'esperienza della Route sul  tema "Il segreto della Felicità", In un percorso che si è snodato lungo la penisola del Sinis. sperimentando , la fatica della strada, la dimensione della comunità e il valore del servizio al prossimo come leva di cambiamento in questo tempo faticoso è difficile per tutti.

“Abbiamo sperimentato – evidenzia Daniela Carta-  cosa significa essere essenziali e puntare a ciò che conta davvero. L'esperienza di servizio dalle suore Evaristiane di Putzu Idu ha dato concretezza alle riflessioni fatte durante il cammino. Come sempre il campo estivo è un momento di sintesi e di rilancio del percorso fatto durante l'anno, non è un momento isolato, in questo modo i ragazzi crescono in consapevolezza e sensibilità". 

E dall’Agesci di Abbasanta parte l’appello per quanti vogliano unirsi a loro già dal prossimo autunno. Quella degli scout, assicurano infatti i responsabili,  non è  infatti una gerarchia tradizionale, tenuto conto che le osservazioni possono essere fatte in egual modo dai più grandi ai più piccoli e viceversa senza alcuna differenza.

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