Disavventura per un donatore Avis da oltre 25 anni: l'ultima volta al San Martino di Oristano non è stato possibile effettuare la donazione.

Secondo quanto riferisce Marco Ghiani di Terralba il servizio immunotrasfusionale del San Martino gli ha impedito di donare il sangue "perché ho dichiarato che sono andato a fare visita a una mia zia che ha l'epatite C".

Il medico che era di turno e ha visionato il modulo compilato dal donatore ha spiegato che "il protocollo impedisce la donazione in casi simili" ma secondo Ghiani quanto accaduto è piuttosto insolito. "La legge prevede che vengano effettuati esami specifici, tra cui anche l'accertamento per l'epatite C, sul sangue che viene prelevato - sostiene - se poi ci dovessero essere problemi, ovviamente il sangue non viene donato".

Il donatore, premiato anche recentemente dall'Avis, ricorda che l'epatite C non si contagia certamente con una stretta di mano o con rapporti più diretti con chi ne è affetto.

"Mi sembra un'esagerazione, un eccesso di zelo o forse un caso di superficialità professionale che rischia di limitare le possibilità ma anche le buone intenzioni di chi dona costantemente il proprio sangue".

Senza dimenticare che vengono ripetuti spesso gli appelli per le donazioni, che c'è sempre necessità di sangue e quindi secondo Marco Ghiani "con queste scelte potrebbero essere scoraggiate quelle persone disposte a donare".
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