Un fronte compatto contro l'impianto termodinamico di San Quirico-Tiria, alle porte di Oristano.

Dopo che il progetto ha avuto il via libera dalla Regione, tanti esponenti politici del territorio stanno prendendo una chiara posizione.

Adesso è il comitato Possibile-Imparis Oristano che lancia un appello per una battaglia comune seguendo l’esempio della lotta che Arborea ha fatto contro le trivelle della Saras.

"Una Giunta regionale che dà il via libera al mega impianto termodinamico a San Quirico (terreno agricolo e in parte di rispetto), non è una Giunta che ama né l'ambiente né i suoi cittadini. Un pessimo regalo di fine legislatura" sostiene la portavoce Selma Bellomo ricordando che un "impianto impattante di quelle dimensioni, essendo indubbiamente di carattere industriale, andrebbe realizzato in zone a questo preposte e strutturate e non in zone agricole – va avanti –. È un errore gigantesco sottovalutare la vita delle persone che abitano in quei luoghi e che vivono di agricoltura, allevamento e agriturismo".

Anche il Consiglio comunale di Oristano si era già espresso negativamente e nei giorni scorsi il sindaco Andrea Lutzu ha ribadito tutta la propria contrarietà.

"Siamo convinti che sarà necessaria una grande mobilitazione unitaria per contrastare la realizzazione di questo progetto – va avanti Selma Bellomo - Bisognerà unire le forze, senza strumentalità né ambiguità, così come fatto ad Arborea a proposito del Progetto Eleonora, e i risultati ci saranno".
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