Estorsione, rapina e sequestro di persona: condannati due sloveni
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Avevano usato metodi piuttosto pesanti, anche minacce di morte, per farsi restituire i soldi e saldare un vecchio debito.
Ma quell'episodio è costato caro a due cittadini sloveni che sono stati condannati dal Tribunale di Oristano a sei anni e nove mesi per estorsione, sequestro di persona e rapina.
I fatti risalgono al giugno 2009: un cittadino tedesco, residente a Pau, presenta una denuncia alla Guardia di Finanza per aver subito minacce e un tentativo di rapina da parte di Fredi Bedekovic e Stevisa Kalat, entrambi quarantenni.
I due, che avevano una ditta di autotrasporti, avrebbero effettuato dei lavori per conto del cittadino tedesco che però non avrebbe pagato il conto, circa 30mila euro.
A quel punto Bedekovic e Kalat cercano di risolvere la questione a modo loro: chiedono al debitore di pagare subito 50mila euro oppure di emettere fatture false.
L'uomo si rivolge ai finanzieri e scatta il piano per cercare di incastrare i due: viene organizzato un appuntamento con i due sloveni e, quando il cittadino tedesco si rifiuta di pagare, viene fatto salire in auto con le minacce.
L'auto viene subito bloccata dai finanzieri e scattano le denunce.
Oggi il pubblico ministero Marco Ulzega ha chiesto la condanna a sei anni e sei mesi, mentre il difensore, l'avvocato Cristiana Manca ha sollecitato l'assoluzione.
Il collegio, presieduto dal giudice Francesco Mameli, ha condannato Bedekovic e Kalat a sei anni e nove mesi, al pagamento di una multa da 9mila euro e all'interdizione dai pubblici uffici.